Alla scoperta dei luoghi tipici del Monferrato Astigiano

Valerio
Alla scoperta dei luoghi tipici del Monferrato Astigiano

Le Guide ai Quartieri

Castellero è un antichissimo borgo, sorto ai piedi di una torre per segnalazioni. Nel Trecento il castello venne raso al suolo durante il conflitto tra guelfi e ghibellini. Successivamente fu feudo dei Pietrini e dei Ponte, che lo ricostruirono. La storia del paese appare strettamente legata alle vicende del castello ed ai suoi passaggi di proprietà. I Solaro nel 1312, appoggiati dai Provenzali di Ugo del Balzo, siniscalco di Roberto d'Angiò, occupano il castello di Agliano e, secondo il De Canis, sconfiggono i De Castello a Castellero, dove distruggono la rocca, tenuta dai Ghibellini Pulsavino. Da queste vicende appare evidente che il castello di Castellero rappresentava, durante le lotte civili, una roccaforte anti-guelfa. Sulle rovine del piccolo castello coinvolto nelle vicende sanguinose del 1312 venne riedificata una fortezza che dalla precedente costruzione demolita prese il nome di Castellero, o “castellaro", termine talvolta usato per indicare un castello distrutto. Ciò nonostante la ricostruzione è stata talmente accurata che il castello si presenta pieno di fascino e di interesse storico, artistico ed architettonico. Nel tempo, infatti, l’antico maniero è stato completamente rinnovato e in parte accresciuto con complessi costruiti in varie epoche successive: interventi del Seicento e del Settecento, attribuiti in gran parte alla famiglia Ponte, hanno realizzato un’elegante dimora campestre che, come unica memoria di un passato bellicoso, conserva la torre, caratterizzata da una merlatura a coda di rondine, che svetta sull’attuale piazza comunale
Castellero
Castellero è un antichissimo borgo, sorto ai piedi di una torre per segnalazioni. Nel Trecento il castello venne raso al suolo durante il conflitto tra guelfi e ghibellini. Successivamente fu feudo dei Pietrini e dei Ponte, che lo ricostruirono. La storia del paese appare strettamente legata alle vicende del castello ed ai suoi passaggi di proprietà. I Solaro nel 1312, appoggiati dai Provenzali di Ugo del Balzo, siniscalco di Roberto d'Angiò, occupano il castello di Agliano e, secondo il De Canis, sconfiggono i De Castello a Castellero, dove distruggono la rocca, tenuta dai Ghibellini Pulsavino. Da queste vicende appare evidente che il castello di Castellero rappresentava, durante le lotte civili, una roccaforte anti-guelfa. Sulle rovine del piccolo castello coinvolto nelle vicende sanguinose del 1312 venne riedificata una fortezza che dalla precedente costruzione demolita prese il nome di Castellero, o “castellaro", termine talvolta usato per indicare un castello distrutto. Ciò nonostante la ricostruzione è stata talmente accurata che il castello si presenta pieno di fascino e di interesse storico, artistico ed architettonico. Nel tempo, infatti, l’antico maniero è stato completamente rinnovato e in parte accresciuto con complessi costruiti in varie epoche successive: interventi del Seicento e del Settecento, attribuiti in gran parte alla famiglia Ponte, hanno realizzato un’elegante dimora campestre che, come unica memoria di un passato bellicoso, conserva la torre, caratterizzata da una merlatura a coda di rondine, che svetta sull’attuale piazza comunale

Visite turistiche

L’origine del complesso monumentale di Vezzolano è incerta. Una leggenda assai simile a quella che riguardò la Sacra di San Michele parla di frane che danneggiarono la chiesa costruita in loco di fronte all’attuale. Furono recuperati i materiali per riedificarla più a monte, ma una seconda frana li spostò a valle ed il fatto fu considerato un segno divino, così che la chiesa sorse la dove Dio aveva indicato. Una terza frana danneggiò in modo irreparabile il castello e cancellò il luogo dove esisteva la prima chiesa. Quanto alla origine storica reale, la destinazione del sito alla edificazione è fatta risalire ad epoca romana. II Bosio, facendo riferimento ad un’antica iscrizione ritrovata nella zona, accenna ad un primitivo insediamento romano; frammenti di embrici dell’epoca romana sono stati ritrovati in una vigna nei pressi della cascina Betlemme (tra Vezzolano e Pogliano II Settia sostiene che Vezzolano sia nato come cappella privata di un castello fabbricato probabilmente con i resti di una villa romana. L’influenza carolingia sulla primitiva edificazione rimane indimostrata, l’influenza araba resta fantasiosa, resta in attesa di prove convincenti lo stretto legame che taluni vogliono intravvedere tra il moto del sole, della luna e l’asse della chiesa. Orari di visita Giorni e orari di apertura dal 31 ottobre 2021 (orario invernale): sabato dalle 10.00 alle 17.00 domenica dalle 10.00 alle 17.00. La Santa Messa domenicale riprenderà nella primavera 2022 in data che verrà comunicata. Modalità di accesso: visita libera con green pass obbligatorio e mascherina. La prenotazione è obbligatoria per gruppi superiori a 6 persone da effettuarsi compilando e rispedendo questo modulo entro le ore 12,00 del giovedì. Biglietto: ingresso gratuito AVVERTENZA: I visitatori saranno sottoposti a termo scanner all’ingresso. Informazioni e prenotazioni Associazione InCollina, turismo nel cuore del Piemonte cell. 333 1365812 e-mail: infopoint@turismoincollina.it www.turismoincollina.it
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Abbazia di Vezzolano
35 Località Vezzolano
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L’origine del complesso monumentale di Vezzolano è incerta. Una leggenda assai simile a quella che riguardò la Sacra di San Michele parla di frane che danneggiarono la chiesa costruita in loco di fronte all’attuale. Furono recuperati i materiali per riedificarla più a monte, ma una seconda frana li spostò a valle ed il fatto fu considerato un segno divino, così che la chiesa sorse la dove Dio aveva indicato. Una terza frana danneggiò in modo irreparabile il castello e cancellò il luogo dove esisteva la prima chiesa. Quanto alla origine storica reale, la destinazione del sito alla edificazione è fatta risalire ad epoca romana. II Bosio, facendo riferimento ad un’antica iscrizione ritrovata nella zona, accenna ad un primitivo insediamento romano; frammenti di embrici dell’epoca romana sono stati ritrovati in una vigna nei pressi della cascina Betlemme (tra Vezzolano e Pogliano II Settia sostiene che Vezzolano sia nato come cappella privata di un castello fabbricato probabilmente con i resti di una villa romana. L’influenza carolingia sulla primitiva edificazione rimane indimostrata, l’influenza araba resta fantasiosa, resta in attesa di prove convincenti lo stretto legame che taluni vogliono intravvedere tra il moto del sole, della luna e l’asse della chiesa. Orari di visita Giorni e orari di apertura dal 31 ottobre 2021 (orario invernale): sabato dalle 10.00 alle 17.00 domenica dalle 10.00 alle 17.00. La Santa Messa domenicale riprenderà nella primavera 2022 in data che verrà comunicata. Modalità di accesso: visita libera con green pass obbligatorio e mascherina. La prenotazione è obbligatoria per gruppi superiori a 6 persone da effettuarsi compilando e rispedendo questo modulo entro le ore 12,00 del giovedì. Biglietto: ingresso gratuito AVVERTENZA: I visitatori saranno sottoposti a termo scanner all’ingresso. Informazioni e prenotazioni Associazione InCollina, turismo nel cuore del Piemonte cell. 333 1365812 e-mail: infopoint@turismoincollina.it www.turismoincollina.it
La Basilica di Don Bosco fu costruita dove sorgeva la “cascina Biglione” di cui il padre di Don Bosco, Francesco, era mezzadro. Nella cascina viveva la famiglia Bosco: qui nacque Giovanni Bosco il 16 agosto 1815. Papà Francesco morì quando Giovanni non aveva ancora due anni; mamma Margherita (di 29 anni) si trasferì, con i tre figli e la suocera semiparalizzata, in una tettoia acquistata dal padre qualche mese prima di morire e ristrutturata ad abitazione. La Basilica è composta di due chiese sovrapposte. La prima pietra è stata benedetta l’11 giugno 1961 e fu aperta al culto la sola chiesa inferiore nel 1965, con una capienza di 700 posti. DOWNLOAD INFO: https://colledonbosco.org/
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Basilica yeDon Bosco - Colle don Bosco
30 Frazione Morialdo
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La Basilica di Don Bosco fu costruita dove sorgeva la “cascina Biglione” di cui il padre di Don Bosco, Francesco, era mezzadro. Nella cascina viveva la famiglia Bosco: qui nacque Giovanni Bosco il 16 agosto 1815. Papà Francesco morì quando Giovanni non aveva ancora due anni; mamma Margherita (di 29 anni) si trasferì, con i tre figli e la suocera semiparalizzata, in una tettoia acquistata dal padre qualche mese prima di morire e ristrutturata ad abitazione. La Basilica è composta di due chiese sovrapposte. La prima pietra è stata benedetta l’11 giugno 1961 e fu aperta al culto la sola chiesa inferiore nel 1965, con una capienza di 700 posti. DOWNLOAD INFO: https://colledonbosco.org/
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I-Asti Cathedral
SNC Piazza Cattedrale
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Castello Scarampi di Monale
10 Via Scarampi
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Santuario Diocesano Madonna Di Crea
20 Piazza Santuario
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Belvedere Motta
10 Via Regina Margherita
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Saint Secondo
Loc. Mongiglietto
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Fons Salutis Agliano Terme Di Srl
133 Via alle Fontane
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Govone Castle
1 Piazza Roma
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Casa natale del grande scrittore Vittorio Alfieri, in stile barocco, il palazzo ospita la Fondazione Centro Studi Alfieriani e il Museo Alfieriano. Il piano nobile comprende gli appartamenti e la camera del poeta, oltre ad un bellissimo cortile interno. Tutte le sale, anche quelle dedicate al museo, presentano gli arredamenti ori
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Palazzo Alfieri
375 Corso Vittorio Alfieri
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Casa natale del grande scrittore Vittorio Alfieri, in stile barocco, il palazzo ospita la Fondazione Centro Studi Alfieriani e il Museo Alfieriano. Il piano nobile comprende gli appartamenti e la camera del poeta, oltre ad un bellissimo cortile interno. Tutte le sale, anche quelle dedicate al museo, presentano gli arredamenti ori
Santo Stefano Belbo è il Comune più orientale della Provincia Cuneese. Qui nasce nel 1908 lo scrittore Cesare Pavese che dedicò diverse opere al suo paese d’origine. La casa di Cesare Pavese oggi è stata trasformata in un Museo che raccoglie in sette ambienti, dalla cantina al terrazzo, fotografie, scritti e oggetti legati alla vita dell’autore, compresi utensili propri del mondo contadino e tipici della bottega di maniscalco. All’interno della casa di Cesare Pavese è ospitata anche la pinacoteca con opere di pittori che hanno raccontato i luoghi e i miti pavesiani.
CEntro PAvesiano Museo casa natale
20 Via Cesare Pavese
Santo Stefano Belbo è il Comune più orientale della Provincia Cuneese. Qui nasce nel 1908 lo scrittore Cesare Pavese che dedicò diverse opere al suo paese d’origine. La casa di Cesare Pavese oggi è stata trasformata in un Museo che raccoglie in sette ambienti, dalla cantina al terrazzo, fotografie, scritti e oggetti legati alla vita dell’autore, compresi utensili propri del mondo contadino e tipici della bottega di maniscalco. All’interno della casa di Cesare Pavese è ospitata anche la pinacoteca con opere di pittori che hanno raccontato i luoghi e i miti pavesiani.

Città da visitare

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Asti
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256 icetyiswa ngabantu basekuhlaleni
Alba
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293 icetyiswa ngabantu basekuhlaleni
Turin
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Chieri è una cittadina dal glorioso passato che meriterebbe forse più attenzione turistica, essendo distante pochi chilometri da Torino e avendo un centro storico di tutto rispetto, con una concentrazione di chiese di varie epoche che testimonia l'antica ricchezza. Il Duomo è definito così impropriamente, poiché a rigore non essendo Chieri sede vescovile non dovrebbe fregiarsi di questo titolo, ma l'impressione è che lo meriti appieno. Si tratta di una chiesa gotica quattrocentesca, dalla struttura esterna molto sobria in mattoni rossi come altri edifici religiosi della stessa epoca in Piemonte, ma dall'interno impressionante per le dimensioni della navata centrale, per le decorazioni semplici e geometriche a bande orizzontali delle colonne e per la colorazione blu delle volte. Annesso al Duomo, e accessibile direttamente dalla navata destra, il Battistero a pianta ottagonale è a sua volta una piacevole scoperta e ospita una pala d'altare di inizio Cinquecento, in stile però non ancora rinascimentale ma gotico com'è tipico del Piemonte.
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Chieri
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Chieri è una cittadina dal glorioso passato che meriterebbe forse più attenzione turistica, essendo distante pochi chilometri da Torino e avendo un centro storico di tutto rispetto, con una concentrazione di chiese di varie epoche che testimonia l'antica ricchezza. Il Duomo è definito così impropriamente, poiché a rigore non essendo Chieri sede vescovile non dovrebbe fregiarsi di questo titolo, ma l'impressione è che lo meriti appieno. Si tratta di una chiesa gotica quattrocentesca, dalla struttura esterna molto sobria in mattoni rossi come altri edifici religiosi della stessa epoca in Piemonte, ma dall'interno impressionante per le dimensioni della navata centrale, per le decorazioni semplici e geometriche a bande orizzontali delle colonne e per la colorazione blu delle volte. Annesso al Duomo, e accessibile direttamente dalla navata destra, il Battistero a pianta ottagonale è a sua volta una piacevole scoperta e ospita una pala d'altare di inizio Cinquecento, in stile però non ancora rinascimentale ma gotico com'è tipico del Piemonte.
Acqui Terme, è un’affascinante località termale già rinomata in epoca romana per le sue acque fumanti, incastonata come un raro gioiello tra vigneti e paesaggi riconosciuti nel 2014 Patrimonio Mondiale UNESCO, per la loro bellezza mozzafiato, nel territorio dell’Alto Monferrato, ricco di suggestioni ambientali, paesaggistiche, artistiche ed eno-gastronomiche. Gli imponenti resti dell’acquedotto romano che si stagliano lungo il corso del fiume Bormida testimoniano come l’acqua sia sempre stato l’elemento vitale di questa città, che offre ai suoi visitatori un’invidiabile combinazione di benessere, arte, cultura, storia, eccellenze gastronomiche, charme ed accoglienza Italiana che la rendono una destinazione unica ed accattivante.
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Canelli
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Acqui Terme, è un’affascinante località termale già rinomata in epoca romana per le sue acque fumanti, incastonata come un raro gioiello tra vigneti e paesaggi riconosciuti nel 2014 Patrimonio Mondiale UNESCO, per la loro bellezza mozzafiato, nel territorio dell’Alto Monferrato, ricco di suggestioni ambientali, paesaggistiche, artistiche ed eno-gastronomiche. Gli imponenti resti dell’acquedotto romano che si stagliano lungo il corso del fiume Bormida testimoniano come l’acqua sia sempre stato l’elemento vitale di questa città, che offre ai suoi visitatori un’invidiabile combinazione di benessere, arte, cultura, storia, eccellenze gastronomiche, charme ed accoglienza Italiana che la rendono una destinazione unica ed accattivante.
Acqui Terme, è un’affascinante località termale già rinomata in epoca romana per le sue acque fumanti, incastonata come un raro gioiello tra vigneti e paesaggi riconosciuti nel 2014 Patrimonio Mondiale UNESCO, per la loro bellezza mozzafiato, nel territorio dell’Alto Monferrato, ricco di suggestioni ambientali, paesaggistiche, artistiche ed eno-gastronomiche. Gli imponenti resti dell’acquedotto romano che si stagliano lungo il corso del fiume Bormida testimoniano come l’acqua sia sempre stato l’elemento vitale di questa città, che offre ai suoi visitatori un’invidiabile combinazione di benessere, arte, cultura, storia, eccellenze gastronomiche, charme ed accoglienza Italiana che la rendono una destinazione unica ed accattivante.
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Acqui Terme
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Acqui Terme, è un’affascinante località termale già rinomata in epoca romana per le sue acque fumanti, incastonata come un raro gioiello tra vigneti e paesaggi riconosciuti nel 2014 Patrimonio Mondiale UNESCO, per la loro bellezza mozzafiato, nel territorio dell’Alto Monferrato, ricco di suggestioni ambientali, paesaggistiche, artistiche ed eno-gastronomiche. Gli imponenti resti dell’acquedotto romano che si stagliano lungo il corso del fiume Bormida testimoniano come l’acqua sia sempre stato l’elemento vitale di questa città, che offre ai suoi visitatori un’invidiabile combinazione di benessere, arte, cultura, storia, eccellenze gastronomiche, charme ed accoglienza Italiana che la rendono una destinazione unica ed accattivante.
L’imponente edificio risale alla metà del XIII secolo. Nel corso del cinquecento divenne un’importante roccaforte militare, ma la configurazione attuale è in gran parte dovuta alla ristrutturazione dell’ottocento che adattò l’edificio al gusto neogotico di allora. L’edificio è a pianta quadrangolare circondato da quattro torri circolari. La facciata ad est mantiene tutt’oggi molti elementi barocchi, su quella ad ovest c’è ancora il ponte levatoio, le finestre ogivali e la merlatura guelfa. Dallo scalone della facciata settentrionale si può godere del panorama dell’ampio parco che circonda il castello. L’ultima domenica di maggio il castello ospita l’asta del Barbera DOC.
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Costigliole d'Asti
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L’imponente edificio risale alla metà del XIII secolo. Nel corso del cinquecento divenne un’importante roccaforte militare, ma la configurazione attuale è in gran parte dovuta alla ristrutturazione dell’ottocento che adattò l’edificio al gusto neogotico di allora. L’edificio è a pianta quadrangolare circondato da quattro torri circolari. La facciata ad est mantiene tutt’oggi molti elementi barocchi, su quella ad ovest c’è ancora il ponte levatoio, le finestre ogivali e la merlatura guelfa. Dallo scalone della facciata settentrionale si può godere del panorama dell’ampio parco che circonda il castello. L’ultima domenica di maggio il castello ospita l’asta del Barbera DOC.

Offerta gastronomica

Appaloosa Asti Pub Pizzeria
15 Piazza Vittorio Emanuele
Parcheggio Trattoria Madama Vigna - Baldichieri (at)
Via Nazionale

Amacebiso ngesixeko

Ukuhamba-hamba

MUOVERSI IN BUS DA E PER CASTELLERO

Castellero è servito dalla linea 51 dell'azienda Giachino. Orari: Da Castellero ad Asti: 1) 07.11 - 2) 13.30 3) 15.30 Da Asti a Castellero: 1) 08.00 2) 14.30 3) 17.00 DOWNLOAD ORARI DI LINEA: https://faciletorino.it/FCKeditorUserFiles/company113887/orari%20linee/13%20settembre%202021/GIACHINO%20linea%2051%20VILLANOVA%20-%20MONTAFIA%20-%20ASTI.pdf
Izinto omele uzipakishe

SCARPE COMODE: ESCURSIONI TRA I NOCCIOLETI DI CASTELLERO

Alla scoperta del mondo della nocciola, accompagnati da pannelli didattici, lungo un percorso che porta a paesaggi mozzafiato punteggiati dalle coltivazioni di questo goloso frutto. DOWNLOAD MATERIALE: https://castellero-api.cloud.municipiumapp.it/system/attachments/attachment/attachment/7/1/5/9/1/sentieri_nocciola_2.jpeg https://castellero-api.cloud.municipiumapp.it/system/attachments/attachment/attachment/7/1/5/9/0/sentieri_nocciola.jpeg
Ungaphoswa

CASTELLERO: FIERA DELLA NOCCIOLA

Ogni anno nel periodo nella prima/seconda settimana di Ottobre 2021 si svolge a Castellero (AT), tra le dolci colline del Monferrato, la Fiera dedicata alla Nocciola Piemonte Trilobata, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco, che quest'anno è giunta alla sua 39° Edizione. Giornata clou con gli Stand della Mostra Mercato: Eccellenze Enogastronomiche, Artigianato, Street Food… ....Regina della manifestazione e dei vari appuntamenti, la Nocciola, tra convegni, passeggiate e intrattenimento per i più piccoli. https://www.comune.castellero.at.it/it/news/39-sagra-della-nocciola
Bhukisha ngaphambi kokuba uhambe

TRATTORIA MADAMA VIGNA

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g2451397-d2172831-Reviews-Trattoria_Madama_Vigna-Baldichieri_Province_of_Asti_Piedmont.html
Ungaphoswa

Il Sentiero del Conte 12 km (3 ore a piedi; 2 ore a cavallo;

Partenza dalla Piazza del Comune di Castellero, da cui sono visibili i resti della fortificazione medievale da cui il paese prende il nome. Si scende lungo la strada asfaltata fino al piccolo parcheggio sottostante e si prende la stradina in salita in direzione di VERNETTO; camminando così intorno al Castello che svetta sulla dx, si passa oltre al Pilone del Buon Consiglio e di S. Giovanni e si prosegue fino al bivio che permette di osservare, dopo 200 m sulla sinistra, ampi noccioleti e le cascine della Frazione San Carlo di Monale; sulla dx invece, oltre ai filari di uve Barbera, si scorge l
Ungaphoswa

Il Sentiero della Nocciola 6 km (2H a piedi e 1H in bici)

L’itinerario si snoda tra le colline di Castellero, nel cuore del Basso Monferrato Astigiano. Questo piccolo borgo di antica tradizione agricola si è guadagnato un posto importante tra le città italiane della nocciola, grazie all’attività di produzione e lavorazione della pregiata Nocciola Piemonte IGP. Durante la passeggiata, i visitatori potranno scoprire un vero e proprio “museo itinerante all’aperto”, strutturato in una serie di pannelli illustrativi dislocati lungo il sentiero che raccontano tutta la filiera della nocciola, dalla coltivazione del piantino fino alla lavorazione del frutto.
Ungaphoswa

ASD BROCCACCIONE TIGLIOLE (AT)

a.s.d. il broccaccione è un Maneggio, Pensione, Scuola Addestramento che si trova a TIGLIOLE nella provincia di Asti. La struttura si trova nella regione Piemonte. L'indirizzo completo è strada baldichieri 23 - TIGLIOLE (Asti). Per contattare la struttura si può chiamare il numero 3458546992 .