La guida di Francesca

Francesca
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Visite turistiche

Il Museo della preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese è stato inaugurato nel 1996 all’interno della Rocca Farnese di Valentano, che domina dall’ alto l’intero borgo della Tuscia. Il museo è caratterizzato da due sezioni principali: quella preistorica e quella medievale rinascimentale e moderna. Nella prima sezione sono esposti reperti rinvenuti nei più importanti siti dell’Alto Lazio e risalenti ad un’epoca compresa tra il paleolitico inferiore e la prima età del ferro. Nella seconda parte del museo sono invece esposti manufatti che testimoniano lo sviluppo del territorio a partire dall’Alto Medioevo, con una particolare attenzione alla storia della Famiglia Farnese che fu molto presente e influente sul territorio della Tuscia fra il XIV e il XVII secolo. Particolarmente interessante è la raccolta di maiolica rinvenuta nei cosiddetti butti del castello, dove fu trovato anche il corredo matrimoniale di Pier Luigi Farnese e Gerolama Orsini, risalente al 1519. La torre della Rocca Farnese ospita invece una collezione di pregevoli ceramiche ceretane e vulcenti donata dal Vescovo Giovanni D’Ascenzi alla cittadina.
Museo Della Preistoria Della Tuscia E Della Rocca Farnese
11 Piazza della Vittoria
Il Museo della preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese è stato inaugurato nel 1996 all’interno della Rocca Farnese di Valentano, che domina dall’ alto l’intero borgo della Tuscia. Il museo è caratterizzato da due sezioni principali: quella preistorica e quella medievale rinascimentale e moderna. Nella prima sezione sono esposti reperti rinvenuti nei più importanti siti dell’Alto Lazio e risalenti ad un’epoca compresa tra il paleolitico inferiore e la prima età del ferro. Nella seconda parte del museo sono invece esposti manufatti che testimoniano lo sviluppo del territorio a partire dall’Alto Medioevo, con una particolare attenzione alla storia della Famiglia Farnese che fu molto presente e influente sul territorio della Tuscia fra il XIV e il XVII secolo. Particolarmente interessante è la raccolta di maiolica rinvenuta nei cosiddetti butti del castello, dove fu trovato anche il corredo matrimoniale di Pier Luigi Farnese e Gerolama Orsini, risalente al 1519. La torre della Rocca Farnese ospita invece una collezione di pregevoli ceramiche ceretane e vulcenti donata dal Vescovo Giovanni D’Ascenzi alla cittadina.
L'Isola Bisentina è una delle due isole del lago di Bolsena, la maggiore per superficie e appartiene interamente al territorio comunale di Capodimonte. Citata da Dante nella Divina Commedia, si trova prossima alla riva occidentale, a pochi chilometri di distanza dal promontorio ove sorgeva l'antica città etrusco-romana di Bisenzio, dal quale mutua il nome. Oggi disabitata, dal 2017 appartiene alla Fondazione Rovati.
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Isola Bisentina
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L'Isola Bisentina è una delle due isole del lago di Bolsena, la maggiore per superficie e appartiene interamente al territorio comunale di Capodimonte. Citata da Dante nella Divina Commedia, si trova prossima alla riva occidentale, a pochi chilometri di distanza dal promontorio ove sorgeva l'antica città etrusco-romana di Bisenzio, dal quale mutua il nome. Oggi disabitata, dal 2017 appartiene alla Fondazione Rovati.
L'Isola Martana è la più piccola delle due isole del lago di Bolsena, con una superficie di 10,3 ettari ed è situata di fronte al centro abitato di Marta, da cui prende il nome e dalle quale dipende amministrativamente. Avrebbe custodito le spoglie di santa Cristina, perché non cadessero preda dei barbari. L'Isola Martana fu anche al centro della tragica vicenda storica di Amalasunta, regina dei Goti, che prese il potere alla morte di Teodorico: dopo essere stata portata con l'inganno sull'isola, vi fu trucidata dal cugino Teodato il 30 aprile del 535. Nella parte orientale dell'isola è stata posta una targa in sua memoria. L'isola, disabitata, fu un tempo sede di un convento degli Agostiniani. Attualmente è proprietà privata e quindi non ne è possibile la visita. È comunque possibile circumnavigarla con un battello che parte dal porto di Capodimonte e dal porto di Bolsena.
Isola Martana
L'Isola Martana è la più piccola delle due isole del lago di Bolsena, con una superficie di 10,3 ettari ed è situata di fronte al centro abitato di Marta, da cui prende il nome e dalle quale dipende amministrativamente. Avrebbe custodito le spoglie di santa Cristina, perché non cadessero preda dei barbari. L'Isola Martana fu anche al centro della tragica vicenda storica di Amalasunta, regina dei Goti, che prese il potere alla morte di Teodorico: dopo essere stata portata con l'inganno sull'isola, vi fu trucidata dal cugino Teodato il 30 aprile del 535. Nella parte orientale dell'isola è stata posta una targa in sua memoria. L'isola, disabitata, fu un tempo sede di un convento degli Agostiniani. Attualmente è proprietà privata e quindi non ne è possibile la visita. È comunque possibile circumnavigarla con un battello che parte dal porto di Capodimonte e dal porto di Bolsena.
Il lago di Mezzano (in Latino: Lacus Statoniensis) è un piccolo lago dell'Italia centrale, di origine vulcanica, formatosi circa 400.000 anni or sono. Plinio , Vitruvio e Seneca hanno descritto il cono lacustre di Mezzano, " Lacus Statoniensis" per i resti di villaggi di palafitte sommerse dalla acque del lago, ritrovate grazie alle l'esplorazioni subacquee del fondale del 1973.
Lake Mezzano
Il lago di Mezzano (in Latino: Lacus Statoniensis) è un piccolo lago dell'Italia centrale, di origine vulcanica, formatosi circa 400.000 anni or sono. Plinio , Vitruvio e Seneca hanno descritto il cono lacustre di Mezzano, " Lacus Statoniensis" per i resti di villaggi di palafitte sommerse dalla acque del lago, ritrovate grazie alle l'esplorazioni subacquee del fondale del 1973.
Sorano nacque come antico possedimento della famiglia Aldobrandeschi, ma il territorio comunale era già abitato sin dal periodo etrusco, come dimostrano i notevoli ritrovamenti di insediamenti e necropoli antiche. Dopo il matrimonio tra Anastasia, ultima erede degli Aldobrandeschi, e Romano Orsini nel 1293, il controllo di Sorano passò alla famiglia Orsini. Il centro seguì le vicissitudini storiche e politiche della vicina Pitigliano, dove era situata la residenza dei conti, e gli Orsini si impegnarono a potenziarlo fornendolo di fortificazioni efficaci, che resero Sorano un rifugio sicuro dagli attacchi nemici: più volte infatti, nel corso del XV secolo, i senesi posero la fortezza di Sorano sotto assedio, riuscendo ad occuparla solamente nel 1417. Nel 1556, Sorano passò in mano ai Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana assieme alla vicina Pitigliano.
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Sorano
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Sorano nacque come antico possedimento della famiglia Aldobrandeschi, ma il territorio comunale era già abitato sin dal periodo etrusco, come dimostrano i notevoli ritrovamenti di insediamenti e necropoli antiche. Dopo il matrimonio tra Anastasia, ultima erede degli Aldobrandeschi, e Romano Orsini nel 1293, il controllo di Sorano passò alla famiglia Orsini. Il centro seguì le vicissitudini storiche e politiche della vicina Pitigliano, dove era situata la residenza dei conti, e gli Orsini si impegnarono a potenziarlo fornendolo di fortificazioni efficaci, che resero Sorano un rifugio sicuro dagli attacchi nemici: più volte infatti, nel corso del XV secolo, i senesi posero la fortezza di Sorano sotto assedio, riuscendo ad occuparla solamente nel 1417. Nel 1556, Sorano passò in mano ai Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana assieme alla vicina Pitigliano.
Suana era un centro etrusco, che dalla conquista di Vulci in poi (280 a.C.) subì un graduale processo di romanizzazione, culminato con la creazione del municipio con la concessione della cittadinanza romana agli italici. Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Da visitare: il Duomo di Sovana - Cattedrale di San Pietro e Paolo
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Sovana
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Suana era un centro etrusco, che dalla conquista di Vulci in poi (280 a.C.) subì un graduale processo di romanizzazione, culminato con la creazione del municipio con la concessione della cittadinanza romana agli italici. Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Da visitare: il Duomo di Sovana - Cattedrale di San Pietro e Paolo

Offerta gastronomica

Se voleste sentirvi a casa e mangiare come si deve, non potete non andare da Fidalma! Troverete una simpatica nonnina, la proprietaria, ad accogliervi con fare amorevole, quasi come foste suoi parenti. Cucina tipica del posto e ottima!
Fidalma
Piazza Pietro Busatti
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